Recensore Notturno
5 Film Originali Netflix da evitare come la peste
Netflix è piena di prodotti originali. Dai film alle serie TV, dai documentari alle stand-up comedy, il catalogo della famosa piattaforma streaming ha prodotto negli anni un gran numero di titoli. Ma quanti di questi valgono la pena di essere visti? Quanti vale la pena accorgersi della loro esistenza? E quanti ti fanno pentire di aver buttato un'ora e mezza di vita che mai ti potrà essere restituita? Vediamo insieme in questo articolo.
"La Trilogia del Baztan"
Iniziamo subito con una delle "saghe" peggiori che abbia mai visto. Della trilogia solo gli ultimi due film sono prodotti originali Netflix e sono dei veri e propri abomini per i sensi umani. I film sono scritti male, recitati male, girati male e non hanno la minima presa sullo spettatore. Fanno parte di quei film che mentre guardi ti viene voglia di spegnere la TV, ma una cosa ti ferma, una domanda: <<Dove vogliono arrivare?>>.
Ci si aspetta un colpo di scena, un qualcosa che giustifichi le assurdità viste fino a quel momento, qualcosa che ti faccia ricredere, ma state tranquilli. Non sarà così.
"Sono la bella creatura che vive in questa casa"
Il Guardian descrive così il film: <<Un thriller su una casa stregata coinvolgente fino a quando non diventa chiaro allo spettatore che non c'è una storia utile>>.
Ecco uno di quei film scritti e girati solo grazie al nome che porta il suo regista e sceneggiatore Oz Perkins, figlio di Anthony Perkins (Norman Bates in "Psycho"). Il film inizia bene, anche grazie alle aspettative create da un trailer ben fatto, ma più si va avanti più ci si rende conto che stai perdendo secondi, minuti, ore di vite che non ti saranno mai rimborsate. L'unica cosa che il film insegna è che se hai i soldi puoi permetterti di girare un film con i piedi e vederlo pubblicato su famose piattaforme streaming.
"Mudbound"
"Mudbound" è un film della regista Dee Rees tratto dal romanzo omonimo della scrittrice Hillary Jordan. Il film in realtà ha un ottima base, un'ottima storia, è anche ben recitato. Il problema è che viene completamente distrutto da una regia a servizio del romanzo. Spesso quando si gira una storia tratta da uno scritto si fa l'errore di trasporre le parole in immagini e contornarle con voice over che citano frasi prese dall'opera originale. Questo errore Rees lo fa in ogni suo film distruggendo ottime storie come questa e "Il suo ultimo desiderio".
"I Am Mother"
"I Am Mother" è un thriller post-apocalittico australiano con protagonista Hilary Swank e Clara Rugaard. Anche in questo caso la base è buona ed il film prende anche inizialmente. La razza umana è estinta, una Terra inabitabile, un bunker abitato da un'intelligentissima adolescente cresciuta da un droide e una misteriosa donna ferita che chiede aiuto dal mondo esterno. Mescola il tutto ed invece di uscire un buon thriller fantascientifico ci si ritrova con una storia mal raccontata in cui tutto è prevedibile e scontato. Un vero peccato.
"L'apparenza delle cose"
E arriviamo ad uno degli ultimi film targati Netflix approdati sulla piattaforma. "L'apparenza delle cose" è un film che attira, soprattutto grazie e al trailer e grazie al fatto di avere come protagonista un'attrice come Amanda Seyfried. Il film dal trailer sembra un thriller "puro", ma così non è. A parte il ritmo davvero, davvero, davvero lento, guardando ci si ritrova ad essere testimoni di un film che ruba idee sparse da film a caso. Cita "Shining", cita film stile "Amytiville" e case infestate, ma lo fa male, malissimo. L'unica cosa che si salva è Amanda, attrice fantastica veramente sprecata per questo film.
I film da sconsigliare sarebbero tantissimi. Questi sono solo alcuni dei peggiori. In ogni caso, secondo la mia esperienza su Netflix, consiglio di evitare tutto ciò (o quasi) che c'è di spagnolo o di tratto da romanzi.
Il prossimo appuntamento sarà sui migliori film originali Netflix da non perdere.
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