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"Dune": la rinascita della fantascienza

È possibile noleggiare o acquistare su Prime Video "Dune", l'ultima perla del regista canadese Denis Villeneuve ("Prisoners", "Arrival", "Blade Runner 2049"). Il cast è stellare, tra i protagonisti Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Jason Momoa e Javier Bardem.



Dune: molto più di uno Star Wars d'autore


Mentre si guarda Dune c'è una "voce" che sussura nella testa dello spettatore comune: "Star Wars, Star Wars, Star Wars".

Ed è più che comprensibile, se non fosse per il fatto che se George Lucas non avesse letto l'omonimo romanzo di Frank Herbert del 1965, "Star Wars" non esisterebbe o comunque sarebbe radicalmente diverso.


I parallelismi sono innumerevoli. Una profezia, un "imperatore", due fazioni a rappresentanza del bene e del male, un mentore, un raro potere utile (tra le altre cose) a piegare la volontà dell'interlocutore, pianeti, viaggi interspaziali, la "spezia" (usata come MacGuffin anche in Star Wars), e molti altri dettagli minori che non possono non essere notati.


Tutto ciò però non toglie nulla né a Star Wars né a Dune. I due film sono figli dello stesso genere, ma si rivolgono ad un pubblico radicalmente diverso. Mentre Guerre Stellari è un vero e proprio blockbuster che vanta un pubblico 0-100, Dune è un prodotto più maturo, riflessivo ed elegante. Soprattutto se si confronta con gli ultimi capitoli della saga di Lucas.


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(Photo: Warner Bros.)

Denis Villeneuve + Hans Zimmer


Il film di Villeneuve è un piacere per gli occhi e per le orecchie. La regia è impeccabile, la firma dell'autore è evidente, la fotografia di Greig Fraser ("Rogue One: A Star Wars Story", "The Batman", "Blood Story") è avvolgente, la musica di Hans Zimmer è parte integrante del racconto.


A far storcere il naso sono i costumi, alcuni dei quali sembrano di un misto tra cartapesta e gommapiuma, un pò come quelli delle recite di natale delle elementari. In ogni caso restano un dettaglio perdonabile ed irrisorio, sopra al quale si passa molto facilmente.


Il finale, essendo il film la prima parte di una trilogia, ovviamente è aperto. Si rimane con l'amaro in bocca consapevoli di aver visto solo il prologo di una storia che si preannuncia più che emozionante. Per la parte due, dovremo attendere il 20/10/2023.


VOTO 8/10

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