Recensore Notturno
"I am not okay with this": dal 26 febbraio su Netflix
Aggiornamento: 10 mag 2021
È uscita il 26 febbraio la prima stagione di "I am not okay with this", nata dallo stesso regista di "The end of the F***ing world", Jonathan Entwistle, dai produttori di "Stranger things" e basata sui fumetti di Charles Forsman.
Un film mascherato da serie tv
La serie è più un film di 2 ore e 20 minuti dal momento che una volta iniziata non ci si riesce più a staccare.
La storia ruota attorno a Sydney (Sophia Lillis, conosciuta principalmente per il remake di "It", classica ragazza di 17 anni snobbata dal resto dei suoi coetanei, ad eccezione della sua migliore amica Dina (Sofia Bryant) e del suo altrettanto emarginato spasimante Stanley (Wyatt Oleff, già collega di Sophia su "It").
Syd ha perso da poco il padre, suicidatosi senza lasciare una lettera, un video o un indizio sul motivo del suo gesto e, dopo un anno, è ancora in lutto per la scomparsa del genitore, ancora assalita da dubbi rimasti insoluti.
Un giorno, in un'esplosione di rabbia, si rende conto che la sua stranezza è più che giustificata, dal momento che scopre di avere il dono incontrollabile della telecinesi.

Una storia tutt'altro che banale
Durante le sette puntate che compongono la stagione d'esordio Syd dovrà fare i conti con il mistero della morte del padre, con i danni che causerà il suo dono/maledizione, che dovrà cercare di mantenere segreto, e con i suoi sentimenti per Stan e per la sua amica Dina.
Nonostante la nostra "noiosa diciassettenne bianca" abbia questi strani poteri la serie non si può considerare una serie di supereroi, non essendo assolutamente il fulcro della storia. Non è paragonabile a prodotti come "The Umbrella Academy" o ad un qualsiasi prodotto DC/Marvel, ma non è nemmeno una serie banale basata su ragazzini del liceo in crisi adolescenziale. Non è possibile neppure confrontarlo con il recente "Locke & Key", nonostante anche in quel caso si parli di lutto, poteri e adolescenza.
"I am not okay with this" è una storia drammatica, una storia dolceamara, la storia di un lutto e di come una ragazza come tante si trova ad affrontarlo. Il tutto è condito con un po' di mistero e un po' di sovrannaturale e alleggerito da diversi momenti comici, dettati soprattutto dalla personalità eclettica di Stan e dall'ingenuità e genuinità di Sydney Novac.
Se riuscite ad andare oltre l'idea che possa essere il solito prodotto per adolescenti o l'ennesima storia di supereroi potreste rimanere piacevolmente sorpresi da "I am not okay with this" e, dopo il finale di serie in sospeso, potreste già iniziare a fremere per l'annuncio di una seconda stagione.
VOTO 7/10