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"Inciso nelle ossa": il nuovo thriller spagnolo targato Netflix

Aggiornamento: 25 mar 2021

È approdato da pochi giorni su Netflix l'ennesimo thriller psicologico spagnolo.

Stiamo parlando del sequel de "Il guardiano invisibile" e secondo adattamento televisivo della serie di romanzi di Dolores Redondo: la "Trilogia del Baztan".

La pellicola, come la precedente, è diretta dal regista spagnolo Fernando González Molina (regista di "Fuga de cerebros" e "Tres metros sobre el cielo").


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(Photo: Mercedes Gamero, Adrián Guerra)

Potenziale sprecato


Le prime immagini ci mostrano delle streghe sul rogo e una ragazza che porta via lo scheletro di un neonato per poi catapultarci nel presente dove la detective incinta Amaia Salazar (Marta Etura) indaga su una serie di suicidi con una cosa in comune: tutte le vittime portano un messaggio che recita "Tarttalo".


Fin qui, anche se particolarmente lento, sembra interessante o comunque mostra un certo potenziale come thriller, soprattutto quando si apprende che il caso è profondamente legato alla protagonista e alla sua famiglia. Il problema è che, come nelle migliori telenovelas il film prosegue con infiniti discorsi, ambientati 40 anni prima circa, e tutte le informazioni e gli indizi giungono alla detective tramite questi lunghi e tediosi racconti.

Come accade ne "Il silenzio della città bianca" anche questo film risulta privo di suspence, non lascia spazio a ragionamenti o congetture particolari allo spettatore, come accade in ogni thriller di rispetto, e non c'è azione. Il film inizia a prendere solo sul finale, dopo 1 ora e 40 minuti su 2 ore di film, dove c'è un minimo di suspence che però si spegne subito in quanto risulta abbastanza scontato cosa accadrà da lì a poco.


Quando la storia sembra giunta al termine inoltre ci sono altri 5 minuti totalmente inutili che hanno l'unico scopo di far capire allo spettatore che ci sarà un seguito, cosa abbastanza prevedibile essendo parte di una trilogia.


Torniamo a leggere


Purtroppo come per "El silencio de la ciudad blanca" questo è un film che basta sentire. Non c'è bisogno di avere gli occhi sullo schermo in quanto è tutto raccontato. Questi film non sono thriller, ma telenovelas di 2 ore con protagonisti degli investigatori non-investigatori. Il consiglio è di leggere i relativi libri piuttosto che guardare il prodotto televisivo derivato.


VOTO 4/10

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