Recensore Notturno
"Pet Sematary": un remake senza voglia né originalità
Aggiornamento: 25 mar 2021
"Pet Sematary" è il remake dell'omonimo film del 1989. Questa nuova versione vede nel cast Jason Clarke nei panni di Louis e Amy Seimetz nei panni di Rachel.
Nel ruolo dei figli Ellie e Gage troviamo la giovane Jeté Laurence e i due gemelli Hugo e Lucas Lavoie.
SEGUONO SPOILER
Ma c'era bisogno di un remake? Nì.
Il film del 1989 sembrava girato da una troupe improvvisata. Dalla regia agli attori, l'unica cosa che si salvava era il gatto Church. E il cimitero ovviamente. Nonostante tutto però aveva il suo fascino. Sarà per la colonna sonora dei Ramones o proprio per il senso del demenziale che scaturiva da battute scontate e personaggi come la donna di servizio schizzata. Non lo so, ma restava comunque un film unico nel suo genere. Un cult nel bene o nel male.
Senza originalità
Quando si parla di remake viene sempre il terrore. Il terrore che venga distrutto l'originale, come è stato fatto recentemente per l'artisticamente stuprato "Suspiria". In questo caso il remake né distrugge né migliora.
La prima metà di questo "Pet Sematary" è praticamente un remake quasi shot-for-shot. Addirittura molte battute sono le stesse. Cambia solo il povero Victor Pascow che diventa un ragazzo di colore. Si iniziano a vedere modifiche importanti quando Gage, durante la festa questa volta di Ellie, viene salvato dal camion in corsa, a discapito della sorella. E qui l'attenzione improvvisamente sale nello spettatore.

Quando la noia uccide
Il problema è che cala nuovamente dopo circa 5 minuti in quanto, dopo il funerale della piccola, si ritorna allo stesso piattume. Continuano a ripetersi le stesse identiche cose di 30 anni prima. La figlia resuscita, Jud muore nello stesso modo con lo stesso bisturi, così come la madre e così come il padre. Tutto identico.
Altri cambiamenti sono nella parte di Pascow che perde diverso minutaggio, battute e tutto il carisma di Brad Greenquist. Altro personaggio tagliato è Missy Dandridge, di cui la mancanza non si sente a livello di trama, ma inserirla rivisitandola non sarebbe stato male, anzi. Forse in mancanza di un Victor si avrebbe potuto dare più importanza al suo ruolo.
Un'occasione sprecata, purtroppo
Anche la spaventosa, malata, scheletrica povera zia nel suo letto non ne guadagna. A parte il modo in cui muore, ed una scontata scena jump scare non riuscita, non cambia molto. Eppure nel 2019 con trucchi ed effetti speciali si sarebbe potuto fare un buon lavoro. Aggiungere un po' di orrore alla sua figura non sarebbe stato male.
Trent'anni prima incuteva ansia la sua scena, la sua visione faceva venire voglia di chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie per non sentire il suo lamento. Trent'anni dopo, forse abituati ad una rinascita del genere horror grazie al grande James Wan e il suo Conjuringverse, non fa più nessun effetto.
Per quanto mi riguarda purtroppo questo remake è stata un occasione sprecata. Nemmeno l'apporto di un attore di talento come John Lithgow riesce a far dire “ne è valsa la pena”.
Si sarebbe potuto fare tanto su un film come "Pet Sematary" eppure, nonostante i registi fossero due, come anche gli sceneggiatori, guardandolo sembra manchino entrambe le figure.

Fa sorridere il fatto che vedendolo abbia visto in Ellie il film originale, in Louis la Paramount Pictures e in Rachel chi, pur temendo del risultato, ha comunque visto il film, rimanendo vittima di un prodotto che non merita di essere visto.
Basta con i remake
Un altro remake di cui tanto si parla è quello de "Il Corvo" del 1994, con il compianto Brandon Lee morto durante le riprese. Per fortuna il film ha subito uno stop definitivo, anche a seguito dell'abbandono del progetto da parte del protagonista Jason Momoa.
Mi auguro che la prossima volta ci si pensi due volte prima di riportare in vita un film cult.
VOTO 5,5/10