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"Resident Evil: Infinite Darkness": come (provare a) riportare in vita una saga leggendaria

Aggiornamento: 30 lug 2021

Chi scrive questa recensione è un fan malato di "Resident Evil". Uno che a 10 anni a giocato e rigiocato e rigiocato a "Resident Evil 2". Uno innamorato di Leon S. Kennedy e Claire Redfield. Uno che sogna un'apocalisse zombie. Uno che più di parte non si può. Ma cercherà di essere imparziale.



Ho fatto il conto alla rovescia per questa serie evento dal giorno in cui è stata annuncia. Ho contato i mesi, i giorni, le ore. Poi è arrivata e preso dagli Europei 2020 mi sono dimenticato di vederla. Finalmente dopo la finale ci sono riuscito.


Il comparto tecnico


Diciamolo subito. Il comparto tecnico fa un po' pena. Ci sono sequenze che si fatica a capire se siano attori in carne ed ossa e CGI e altre che sembrano cartoni animati degli anni '60. Perché? Boh. Eppure la tecnologia c'è, non penso i soldi facciano la differenza per una produzione simile, la differenza di qualità si nota, tanto da risultare fastidiosa.


La regia? La regia anche è penosa, confusionaria, dilettantesca. Alcune sequenze sono abbastanza inutili, lunghe e non raccontano nulla. Eiichirō Hasumi, il regista, non capisco perché sia stato scelto. Non ha esperienze in campo orrorifico, non ha mai avuto a che fare con RE e non mi pare sia un regista all'altezza del prodotto che gli è stato affidato.


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(Photo: Netflix)

La sceneggiatura? Idem. Complotto, terrorismo, minaccia interna, ribelli ed un mostro senza originalità. Leon che prova a fare il Don Giovanni con ogni figura femminile prendendo puntualmente pali. Claire messa lì a caso senza rilievo narrativo. Una trama politica prevedibile e scontata.


Leon e Claire: il dinamico duo.


Leon e Claire sono i personaggi più amati della saga, protagonisti del capitolo iconico della serie videoludica. Eppure Leon è diventato un burattino ubbidiente nelle mani della Casa Bianca. Come gli dice ben due volte Claire:


<<Quel vestito non ti si addice...>>

Claire. A Claire sono stati dati una manciata di minuti, una trama secondaria che non ha il minimo peso su quella principale e che non aggiunge comunque nulla di significativo.

Eppure le potenzialità c'erano tutte. Personalmente mi sarebbe piaciuto vederli insieme, investigare, un ambientazione più horror, con più tensione, più suspense. Avrei voluto più zombie e meno azione senza mordente. Avrei voluto più mistero e meno politica. Avrei voluto più Resident Evil 1 e 2 e meno Resident Evil 5 e 6.


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(Photo: Netflix)

Ma ha anche dei pregi


Sì, l'ho massacrato finora, ma parliamo dei pregi. Il pregio è che leggere Resident Evil, vedere la faccia di Leon, Claire (anche se per poco), è sempre emozionante. Non si riesce a voler male a questa saga, con i suoi alti e bassi. Tranne il VII, stupida visuale in prima persona.


Ciò che provo è dispiacere. Dispiacere per un'occasione sprecata. Un'occasione per riportare la saga videoludica, distrutta dalla saga cinematografica, in auge. Un'occasione d'oro buttata nel cesso.


Netflix, perché continui a distruggere cose? A produrre cose scadenti? A sfornare centinaia di serie e film inguardabili, se non uno per sbaglio ogni tanto...Perché?


VOTO 5,5/10

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