Recensore Notturno
"The Mauritanian": quando i terroristi sono gli USA
"The Mauritanian" è un film del 2021 diretto da Kevin Macdonald ("L'ultimo re di Scozia", "State of Play") basato sulle memorie di Mohamedou Ould Slahi. Il film è un'esclusiva Prime Video, la piattaforma streaming del colosso Amazon. Nel cast del film, disponibile dal 3 Giugno 2021, figurano attori del calibro di Tahar Rahim nel ruolo del protagonista, Jodie Foster, Shailene Woodley ("Divergent Serie"), Benedict Cumberbatch e Zachary Levi.
Mohamedou, Al Qaeda e l'America
Chi è Mohamedou Ould Slahi? Mohamedou è un mauritaniano, sospettato (ripeto: SOSPETTATO) di avere contatti con Bin Laden, di essere complice dell'attentato dell'11 Settembre 2001 e che per questo merita di essere strappato dal suo paese, dalla sua famiglia, portato nel tristemente famoso campo di prigionia di Guantanamo e lasciato a marcire lì dentro. Senza un'accusa, senza un processo, senza rispetto dei suoi diritti.
Diritti previsti dalla costituzione americana, quella di cui tanto si vantano.
Tutto cambia quando la sua presenza nella prigione cubana viene scoperta da uno studio di avvocati che inizia a seguire il suo caso. A far rispettare i suoi diritti ci penserà Nancy Hollander (Jodie Foster) insieme alla sua assistente Teri Duncan (Shailene Woodley).
Dalla parte dell'accusa ci sarà Stu Couch (Benedict Cumberbatch), che cercherà in ogni modo di scoprire la verità, di dare credito alla teoria dell'accusa, di confermare il coinvolgimento di Mohamedou nel triste attentato delle Torri Gemelle.
A motivare Couch anche il fatto di aver perso persone care in quel tragico incidente. Ovviamente il presidente, la CIA, agenzie segrete varie, fanno di tutto per censurare le prove. Alla difesa vengono forniti documenti completamente censurati, all'accusa solo prove parziali ed incomplete. Questo comportamento motiverà ancora di più Hollander ed inizierà a far dubitare anche Couch.
Oltre a tutto questo il film ci fa vedere la "vita" del protagonista in prigione, quella di altri detenuti, approfondirà l'umanità di chi è costretto a rendere la vita di Mohamedou "complicata".

Qualcuno, non uno a caso
La parte peggiore del film, la faccia dell'America, degli Stati Uniti, viene fuori grazie a questo scambio di battute:
Neil Buckland: <<Qualcuno deve pagare per questo.>>
Stu Couch: <<Qualcuno, non uno a caso.>>
Ecco questi sono gli USA, questo era George W. Bush, supportato dal segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, e così il suo successore Barack Obama. Non fraintendiamoci, così non sono solo Obama e Bush, così erano, sono e saranno, tutti i presidenti americani (esclusi quegli ex presidenti "eliminati" da "attentatori").
Conclusioni
Come quasi tutte le storie vere, politiche, giudiziarie, questo film fa arrabbiare, non poco. Ma vederlo è un piacere. Nonostante le 2 ore e 10 minuti, il tempo da una parte vola, perché non annoia mai, anche se parte un po' a rilento per contestualizzare il racconto, presentare e far empatizzare lo spettatore con i protagonisti. D'altra parte sembra infinito perché mettersi nei panni di Mohamedou Ould Slahi provoca allo spettatore una morsa al cuore.
Una morsa così potente che fatica ad allentare la presa, anche dopo aver spento la TV.
In ogni caso, la piattaforma streaming di Amazon, fa centro un'altra volta.
Le sue produzioni, nonostante siano in minor numero rispetto ai suoi competitori, sono per la maggior parte di alta qualità. Questo film, come molti altri, lo dimostra.
VOTO 7,5/10