Recensore Notturno
"The Rental": l'ambizioso slasher mumblecore di Dave Franco
Su Amazon Prime Video è disponibile il film "The Rental" del 2020. Scritto e diretto da Dave Franco, co-sceneggiato in coppia con Joe Swanberg (esponente del genere mumblecore) ed interpretato da Alison Brie ("Mad Men", "Community", "GLOW"), Dan Stevens, Sheila Vand e Jeremy Allen White.
Mumblecore, ma non amatoriale
Il film vede Dave Franco al suo debutto come regista. Il budget di produzione è evidentemente quasi nullo, una location e 4 attori. Il genere slasher, d'altronde non necessita per forza di grandi finanziamenti e troupe pazzesche ed in questo caso risulta un'ottima scelta per Franco.
La trama non è diversa da centinaia di altri film del genere. Due coppie in una casa sperduta, un assassino mascherato, la final girl, un weekend di relax che diventa un incubo. Queste sono le premesse.
Per chi non lo sapesse con il termine mumblecore si fa riferimento a film appositamente low budget, molto, molto low budget. Solitamente girato in digitale in una location e pochissimi attori. Le trame sono solitamente improvvisate, così come gli attori, spesso non professionisti. In questo caso però uno dei quattro è ben noto al pubblico. La fantastica Alison Brie.
L'attrice è nota soprattutto per la serie Mad Men, dove interpreta Trudy Vogel Campbell, moglie del viziato, altezzoso Pete Campbell. Nonostante la sua parte sia secondaria nella serie, è una delle sue cose più belle, in ogni senso.
L'attrice tiene in piedi tutto il film. La sua recitazione è impeccabile ed è forse l'unica cosa professionale della produzione. I suoi tre colleghi sono invece attori emergenti, ma non amatoriali, in particolare l'attrice Sheila Vand. Nonostante tutto il film però funziona. Perché? Perché ben raccontato ed il cinema ci insegna che la storia è sicuramente importante, ma ancora di più come la si racconta.

Quando la banalità non è banale
Ma parliamo di The Rental.
La sceneggiatura non so fino a che punto sia improvvisata, ma è ben studiata. I colpi di scena sono pochi, ma importanti, il ritmo ha i tempi giusti, mantenendo l'attenzione alta e creando una palpabile suspense. La trama secondaria, cosa fondamentale, soprattutto in certi film, è semplice, ma utile alla trama principale e alla caratterizzazione dei personaggi che risultano non semplici pupazzi, ma persone reali e verosimili. Soprattutto il loro background è utile al racconto.
Il lavoro di due dei protagonisti, il passato in prigione di uno dei due fratelli ed il passato sentimentale dell'altro. Tutto viene detto e fatto ad uno scopo. Cosa apprezzabile per il genere è anche il fatto di non avere scene esplicite di sesso al solo scopo di mantenere gli occhi del pubblico sullo schermo. Il film intrattiene, incuriosisce e da modo allo spettatore di ipotizzare provando a trarre conclusioni. Banale il genere, banali i suoi cliché, ma tutt'altro banale come Dave Franco lo porta in scena.
Sequel o non sequel?
Il finale è conclusivo, ma lascia aperture per un possibile sequel. Anche questo apprezzabile in quanto non vengono lasciate domande e questioni in sospeso, ma lascia aperta una possibile linea narrativa per eventuali sequel.
Se amate il genere potreste essere sorpresi da questo film e soprattutto potreste divertirvi.
VOTO 6,5/10